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28 ottobre 2024

Lettera (3 parte)

Ricordo come questa mancanza di diritto fosse evidente a Gaza, immensa metropoli di poverissima gente. Gli occupanti vi applicavano leggi israeliane, egiziane e persino del mandato britannico… Tornati a Roma presentammo la nostra relazione al presidente della Commissione Esteri, Flaminio Piccoli. Egli rilevò che nonostante la diversità politica (la delegazione “andava” da Democrazia Proletaria al MSI), il documento era unitario e la documentazione era importante. Decise di convocare una conferenza stampa.

Lettera (2 parte)

 A questa “copertura” mediatica non potevano certo rispondere i palestinesi: alcuni “contenuti” in stati non loro (come la Giordania), altri divenuti profughi di precaria sopravvivenza, altri ancora rimasti minoranza priva di qualunque potere politico nel nuovo stato ebraico. Così, quasi per una reazione spontanea, l’opinione pubblica occidentale introiettò la convinzione, tipicamente razzista,  che il nuovo Stato ( non pochi cittadini del quale e molti sostenitori all’estero appartenevano – o erano collegati - all’intellighentzia occidentale), fosse un caposaldo della civiltà “bianca” nel Medio Oriente, di fronte a un nazionalismo arabo straccione e feudale.

27 ottobre 2024

Lettera (1 parte)

Trattai già di Ettore Masina in un altro post ( chi è interessato a leggerlo, può andare nel widget Etichette e cliccare Ettore Masina) 
Oggi riprendo a parlarne pubblicando una lettera (divisa in tre parti, essendo lunghetta) che tratta di Gaza, vista la deprecabile attualità. 

www.ildialogo.org Gli aquiloni di Gaza, di Ettore Masina