Il mio essere vegan

Io sono vegana da una trentina d'anni ma non lo sono diventata da un giorno all'altro.
Mi sono informata, ho letto e se vogliamo ho anche studiato ma sono partita da una scelta etica, non salutistica.
Amo gli animali, perchè mangiarli? Se posso mangiare galline, maiali perchè non mangio anche i gatti o i cani che sono animali?
Da qui è partito il mio percorso e non da una OMS che spara a zero o da un Umberto Veronesi...
A scanso di equivoci preciso innanzitutto che io non faccio parte di nessuna setta nè filosofica, nè religiosa, nè di altro genere nè tanto meno sono un’integralista vegana. Io credo molto nella libertà individuale quindi considero ciascuno di noi libero/a di fare le sue scelte che siano di vita, di alimentazione o quant’altro. Quindi, io parlo esclusivamente per me e non a nome dei vegani.
Un giorno mi sono posta il problema: non mangiare carne perchè cancerogena e portatrice di gotta, come dicono, oppure non mangiare carne perchè rispetto gli animali e aborro la loro sofferenza e la conseguente violenza perpetrata contro di loro? Io credo che sia una domanda più che legittima che ognuno di noi dovrebbe porsi.
E’ giusto che i pulcini maschi vengano uccisi macinati vivi perchè non producono uova nell’età adulta?
I vitellini allontanati dalle madri e alimentati con papponi per mantenere le loro carni belle magre e bianche? Siamo davvero sicuri che gli animali non abbiano sentimenti, che non soffrano e quindi l’uomo può fare di loro ciò che vuole in nome del denaro?  Perchè di questo si tratta alla fin fine.
E' più genuina e salutare una bistecca o un bel piatto di pasta e fagioli? Io propendo per la seconda. Primo perchè dietro non c’è sofferenza di un essere vivente, secondo perchè costa meno e in questo tempo di crisi economica è un fattore da prendere in considerazione per arrivare a fine mese con lo stipendio o la pensione (nel mio caso)
Sono arrivata alla conclusione che il vegetarianesimo e il veganismo sono scelte etiche e non salutistiche. Ed allora ho iniziato la mia nuova alimentazione.
Finora non me ne sono pentita anzi sono più che convinta di aver fatto una scelta giusta.

A me, però, quello che fa ridere e decisamente poi riflettere è il comportamento della gente quando sente la parola: vegana o vegetariana
Si mette sulla difensiva oppure ti prende in giro, alcune volte pubblicando post o commenti che non hanno né testa né coda, ma non  cerca minimamente di approfondire il discorso, di capire determinate scelte o almeno tentarci.
Tutto rimane nella superficialità assoluta.
Il Nulla...

Quest'ultima parola mi fa venire in mente il film "La storia infinita" dove Atreiu combatte contro il Nulla e per vincerlo dovrà gridare un nome nuovo per l'imperatrice che alla fine sarà quello della madre.
Chissà se l'umanità combatterà contro questo Nulla che opprime la mente e riuscirà a gridare una nuova parola per salvare se stessa: libertà.

Libertà non tanto fisica quanto mentale. Più importante, a mio parere, anche se più difficile da raggiungere e ottenere. Permette di essere consapevoli di ciò che ci circonda, animali compresi, di ciò che ci serve realmente per vivere, frutta e verdura compresa, evitando il superfluo e a rispettare chi è diverso da noi, anche nell'alimentazione.

E naturalmente dulcis in fundo a rispettare il pianeta che ci ospita, tenendo conto che siamo solo di passaggio su questa terra, ed è quindi un dovere lasciarla "decente e praticabile" per chi verrà dopo...

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